Monti Rognosi
Questi suggestivi rilievi montuosi sono raggiungibili dalla strada che da Anghiari porta a Ponte alla Piera, nella provincia di Arezzo. La Riserva si estende sul Poggio Pian della Croce e rappresenta per il turista un interessante comprensorio naturalistico ideale per escursioni estive e primaverili, caratterizzato dal persistente numero di rocce sulle quali si è sviluppato una notevole vegetazione che ne caratterizza il paesaggio, conferendole un aspetto desolato e selvaggio.
Questa splendida Riserva offre al turista numerose opportunità per scoprire il territorio immersi nella natura incontrastata della Toscana, con una presenza botanica e faunistica senza precedenti: arbusti radi, aromatici, spinosi, boschi misti di cerro e carpino nero. Sono presenti molte specie di uccelli come il pettirosso, il fringuello e altre specie tipiche dei boschi di conifere come la cincia mora e il fiorrancino, mentre nel fondovalle sono molto comuni rapaci notevoli come l’astore e il biancone.
Non è raro che il turista si imbatta in mammiferi come toporagni e arvicole. Se avete deciso di trascorrere le vostre vacanze nella zona di Arezzo, i Monti Rognosi rappresentano un’ottima opportunità per escursioni all’aria aperta, adatte anche per turisti con bambini al seguito. Consigliamo prima di informarci presso uno dei Centri Visita dell’area protetta, per richiedere maggiori informazioni sul territorio e prenotare una visita guidata.
Percorsi naturalistici consigliati al turista
- Percorso 1 - Da Anghiari è necessario imboccare la S.P. 45 per Ponte alla Piera e, dopo circa 4 km, svoltare a sinistra per località Bagnolo. In corrispondenza della diga sul torrente Sovara ha inizio un percorso che permette di raggiungere la sommità di Poggio Pian della Croce e di percorrere il versante settentrionale, fino all’edificio del Conventino. Dal Conventino, attraversando il torrente Sovara, si può tornare sulla S.P. 45.
- Percorso 2 - Sempre da Anghiari, imboccando la strada per Caprese Michelangelo si può raggiungere la località Motina, dalla quale è possibile accedere alla sentieristica dell’Area contigua della Riserva. I sentieri natura realizzati recentemente documentano con apposita segnaletica l’evoluzione geologica, la storia delle attività umane e le caratteristiche della vegetazione.